Nel mondo del tessile e della moda, le iniziative volontarie di sostenibilità, i marchi, le etichette, le certificazioni di parte terza… insomma, le “patenti” che attestano in modo più o meno credibile l’etica ambientale e sociale di un’azienda si moltiplicano giorno dopo giorno.
Orientarsi è complicato sia per le aziende della filiera che vogliono qualificarsi nei confronti del mercato e si trovano nell’imbarazzo di capire qual è la scelta più consona alle loro esigenze, sia per i brand che vogliono premiare questo tipo di scelta lavorando con i fornitori più concretamente orientati alla sostenibilità.
Il primo aspetto da chiarire è che gli attributi di sostenibilità non possono essere ricondotti tutti alla stessa matrice. La distinzione da fare a monte è quella che vede da una parte gli attributi di sostenibilità aziendale e dall’altra gli attributi di sostenibilità di prodotto. Di questa distinzione, il nuovo portale Feel the Yarn tiene doverosamente conto, consentendo di ricercare le aziende del Consorzio in base agli attributi di sostenibilità di prodotto e di verificare poi nella pagina di ogni singola azienda il possesso o meno di altri attributi di sostenibilità riferibili all’organizzazione.
Tenere separate le due “famiglie” risponde a logiche di chiarezza e verità che sono poi alle radici stesse della sostenibilità come via strategica allo sviluppo e che mettono al riparo l’impresa dai rischi sempre più consistenti del green e social washing.






SOSTENIBILITÀ DI PRODOTTO
Gli attributi di sostenibilità di prodotto sono attributi specifici riferibili a un dato prodotto e possono distinguersi, in buona sostanza, in due macro-gruppi.
Gli attributi del primo gruppo attestano la tracciabilità di un componente che serve, per esempio, a realizzare un certo filato: la percentuale di materiale riciclato, la provenienza della lana solo da allevamenti controllati o della cellulosa da foreste gestite secondo precisi standard ambientali, sociali ed economici, ecc.
Il secondo gruppo è quello degli attributi derivanti da calcoli d’impatto ambientale, che dichiarano cioè quanto abbiamo consumato per realizzare un particolare prodotto in termini di acqua, energia ed emissioni in atmosfera.
In entrambi i casi, gli attributi di prodotto consistono di prassi in certificazioni o brevetti disponibili sul mercato in una misura che cresce esponenzialmente anno dopo anno: ECONYL®, NATIVA™, ZQ Merino, EcoVero™, Canopy… Quanto alle certificazioni, parliamo di una vera e propria giungla di sigle: GRS (Global Recycled Standard), (RCS) Recyled Claim Standard, GOTS (Global Organic Textile Standard), OCS (Organic Content Standard), RWS (Responsible Wool Standard), RMS (Responsible Mohair Standard), RAS (Responsible Alpaca Standard), ecc.
SOSTENIBILITÀ AZIENDALE
Gli attributi di sostenibilità aziendale sono quelli che qualificano i processi produttivi, le politiche e le strategie, le prestazioni… e che spesso sono accompagnati da attestazioni o certificazioni legate per lo più a un solo obiettivo: la sicurezza, l’impatto ambientale, la responsabilità sociale, ecc. Il possesso di queste certificazioni garantisce l’esistenza tout court di un sistema di gestione aziendale relativo al singolo rischio, senza trasparenza su alcun indicatore di prestazione.
Non è questa la sede per un’elencazione estesa, ma fra gli esempi più noti e adottati non possiamo non citare la ISO 14001, standard tecnico internazionale che fissa i requisiti di un sistema di gestione ambientale di una qualsiasi organizzazione. La norma può essere utilizzata per una certificazione, per un’auto-dichiarazione oppure semplicemente come linea guida per stabilire, attuare e migliorare un sistema di gestione ambientale. Ad agosto 2020, per dare un’idea della sua diffusione, i siti produttivi certificati ISO 14001 in Italia erano oltre 24.415, di cui 11.123 aziende.
Attributi analoghi di sostenibilità aziendale sono la ISO 50001 sui sistemi di gestione dell’energia, la ISO 45001 sui sistemi di gestione per la salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro, la SA 8000 – e una delle sue linee guida, la ISO 26000 – sulla responsabilità sociale d’impresa…
Fra i sistemi di certificazione indipendente, citiamo sempre a titolo d’esempio STeP by OEKO-TEX®, rivolto a brand, retail e imprese della filiera tessile che desiderano comunicare in modo trasparente e credibile il loro impegno per una produzione più sostenibile.
Tra le attestazioni aziendali non dimentichiamo infine il Report di Sostenibilità per la rendicontazione al mercato delle performance economiche, sociali e ambientali. Lo standard di riferimento più diffusamente adottato è GRI – Global Reporting Initiative.



APPROCCIO MULTIDIMENSIONALE: L’ESEMPIO 4SUSTAINABILITY®
E se vogliamo “raccontare” a 360° la sostenibilità della nostra produzione, di quale attributo dobbiamo dotarci? Parliamo di un approccio multidimensionale che distingue le aziende più visionarie, decise a fare della sostenibilità un driver trasversale di cambiamento. Parliamo di un approccio come quello sotteso al marchio 4sustainability® che già qualifica varie aziende del Consorzio, garantendo la veridicità del percorso intrapreso verso una sostenibilità di sistema.
4sustainability® è un’opzione unica perché:
- si sviluppa su sei progetti concreti, certificando idealmente l’azienda su altrettante affermazioni di sostenibilità: sulla conversione all’uso di materiali a minore impatto ambientale (Materials), sull’eliminazione delle sostanze chimiche tossiche e nocive dai cicli produttivi (Chem), sulla tracciabilità dei processi e il monitoraggio della filiera (Trace), sulla crescita del benessere organizzativo (People), sull’uso consapevole delle risorse mirato alla riduzione dell’impatto ambientale (Planet), sullo sviluppo di pratiche di riuso, riciclo e sustainable design (Recycle);
- verifica il rispetto dei requisiti di implementazione dei progetti individuati come prioritari rispetto alle proprie esigenze fra quelli sopra citati;
- combina queste attività di verifica con la misurazione per KPI delle prestazioni effettivamente realizzate tipica della rendicontazione di sostenibilità;
- comunica al mercato questo impegno trasversale anche attraverso il prodotto.
Ecco perché troverete la voce 4sustainability® sia come attributo di sostenibilità aziendale nelle pagine delle aziende del Consorzio già titolari del marchio, sia come prima voce fra gli attributi di sostenibilità di prodotto.
Una scelta di questo tipo è evidentemente più complessa di quella per l’ottenimento di una singola certificazione, ma valorizza l’investimento in misura molto più che proporzionale, diventando un fattore di competizione sempre più robusto e premiante.

