Il nostro pensiero riguardo alla meraviglia è in genere distratto, superficiale, disattento.
La pensiamo come un qualcosa di accessorio, non importante, la releghiamo spesso al periodo dell’infanzia, ritendendola un sentimento che poco ha a che fare con il mondo degli adulti. Abbiamo nei suoi confronti un atteggiamento di sufficienza, come se fosse una debolezza o come se non ci riguardasse, come se fosse qualcosa di cui possiamo fare a meno e di cui non abbiamo bisogno.
Ma la meraviglia è in realtà un’esigenza profonda che inconsciamente cerchiamo ogni momento, è una qualità della percezione che dall’occhio passa al cuore, e da lì ci coinvolge interamente facendoci intuire il tutt’uno con il mondo. È la meraviglia che permette un rinnovamento, una ventata di freschezza, uno scarto del pensiero.
È la meraviglia, in quanto dimensione della possibilità, dello stupore, della curiosità positiva, che permette di accedere ad altri mondi e di esplorare nuove avvincenti possibilità.
Photo and concept by Elisabetta Scarpini