La sostenibilità è una scelta strategica che comporta spesso un cambio radicale del proprio modello di business. E i cambi radicali non si realizzano attraverso iniziative spot o azioni di marketing scollegate da progetti concreti, da performance reali misurabili e rendicontabili.
La sostenibilità è anche un percorso obbligato, perché lì va il mercato e tutti gli indicatori convergono verso questa evidenza. Impegnativo? Certamente. Oneroso? Anche, soprattutto in termini di energia creativa, di costanza e trasparenza verso tutti i propri stakeholder. Ma anche “redditizio”: un approccio strategico che metta al centro la sostenibilità nelle sue tre dimensioni chiave – ambientale, sociale ed economico-organizzativa – è infatti un fattore competitivo che indirizza e moltiplica le ricadute positive e che le imprese possono ulteriormente potenziare facendo sistema.
FARE SISTEMA: IL MODELLO 4SUSTAINABILITY®
Feel the Yarn, il brand attraverso cui opera il Consorzio Promozione Filati, ha optato esattamente per questo approccio, coinvolgendo le sue aziende in un percorso condiviso che fa proprio il modello 4sustainability® e che si concretizza a monte nell’adozione di una propria Carta dei Valori.
4sustainability®, in sintesi, è il marchio che certifica le performance di sostenibilità della filiera moda. Il rilascio e mantenimento del marchio dipendono dalla regolare verifica di KPI – o indicatori di performance, appunto – basati su un framework innovativo allineato con le metodologie, gli standard e le esperienze migliori. Alla base, c’è un programma strutturato di iniziative concrete, sei protocolli per realizzare operativamente la trasformazione del modello di business partendo da una “fotografia” della propria situazione di partenza.
Materials: conversione all’uso di materiali a minore impatto per una produzione sostenibile
Chem: eliminazione delle sostanze chimiche tossiche e nocive dai cicli produttivi
Trace: tracciabilità dei processi e monitoraggio della filiera
People: crescita del benessere organizzativo
Planet: uso consapevole delle risorse per la riduzione dell’impatto ambientale
Recycle: sviluppo di pratiche di riuso, riciclo e sustainable design
Scattare questa “fotografia” consente a ogni azienda del Consorzio di misurarsi definendo punti di forza e di debolezza e di intervenire sulle priorità individuate rispetto al percorso 4sustainability® in una logica di miglioramento continuo.


POLITICHE E OBIETTIVI DELLA CARTA DEI VALORI
Ispirandosi e allineandosi agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile previsti dall’ONU nell’Agenda 2030 (SDG), Feel the Yarn si assume una chiara responsabilità ambientale e sociale.
Lo fa concretamente, come abbiamo visto, aderendo alla roadmap 4sustainability®, facendone propri i valori e i programmi di azione e avviando un percorso di cambiamento virtuoso del suo modello di business.
Valore alle persone
La centralità della persona è un principio da cui deriva l’impegno convinto di tutte le aziende del Consorzio a garantire la sicurezza dei luoghi di lavoro, ad accrescere le competenze dei propri collaboratori, a perseguire i valori dell’uguaglianza e delle pari opportunità, a promuove iniziative di welfare aziendale per intercettare bisogni emergenti e accrescere la soddisfazione personale degli individui.
Azione per il clima
Per l’industria della moda, la lotta ai cambiamenti climatici per prevenire e mitigare i suoi effetti rappresenta una sfida decisiva. In virtù di tale consapevolezza, le aziende CPF si adoperano per garantire il proprio contributo fattivo attraverso l’implementazione di una strategia di mappatura e riduzione dell’impatto ambientale derivante dalle rispettive attività produttive, con riferimento a variabili-chiave quali le emissioni in atmosfera, i consumi di acqua ed energia, le contaminazioni delle acque di scarico.
Tracciabilità e trasparenza in filiera
Le aziende del Consorzio reputano la tracciabilità lo strumento prioritario per raccogliere le informazioni necessarie a rendicontare in modo trasparente il livello di raggiungimento dei propri obiettivi di sostenibilità.
Lo sviluppo di un sistema di tracciabilità informatico innovativo rappresenta in tal senso un’opportunità unica per conoscere, in ogni fase del processo, l’origine delle materie prime e dei prodotti di trasformazione impiegati nella realizzazione dei propri articoli, i partner a cui è stata affidata l’esecuzione delle lavorazioni e i materiali da questi utilizzati.
Materie prime sostenibili
CPF giudica fondamentale, nelle scelte di progettazione e acquisto di materia prima delle sue aziende, prendere in considerazione alternative a minor impatto ambientale e sociale, secondo standard e iniziative strutturate e riconosciute dal mercato.
In particolare, privilegia la scelta di materie prime certificate – aventi dunque un minor impatto sociale e ambientale – e realizzate secondo criteri di salvaguardia dell’ambiente, della biodiversità e del rispetto della dignità degli animali in allevamento.
Recupero, riciclo, design sostenibile
La transizione a un modello di economia circolare è un passaggio necessario a garantire una crescita costante e sostenibile delle aziende del Consorzio. Di qui la scelta di incoraggiare progetti finalizzati a minimizzare gli sprechi attraverso pratiche di recupero, riuso e/o riciclo e l’applicazione continuativa di iniziative di design sostenibile nello sviluppo del prodotto.
Riduzione e monitoraggio del rischio chimico
Tra gli impatti più significativi riferibili al mondo della moda e, in particolare, all’attività produttiva delle aziende della filiera, c’è quello legato all’utilizzo dei prodotti chimici nei diversi cicli di lavorazione.
Le realtà del Consorzio s’impegnano coerentemente a ricercare le migliori soluzioni per eliminare progressivamente dai propri cicli produttivi le sostanze chimiche tossiche e nocive per la salute dell’uomo e l’ambiente, ivi compresa l’adozione di un sistema di valutazione e gestione dei rischi connessi in linea con la metodologia ZDHC – Zero Discharge of Hazardous Chemicals.