La primavera-estate 2024 si annuncia con un crescente interesse per filati e maglie ricercate nelle quali la seta avrà un posto rilevante con tutte le sue varianti e le preziose caratteristiche. Tra i fili più noti vincono in particolare quelli di aspetto luminoso, delicati e leggeri, dove la fibra esprime tutta la sua eccellenza, ma anche associata ad altre fibre top di gamma.
Come sappiamo la seta è una fibra animale proteica, tra le poche prodotte in natura sotto forma di filamento. Una volta completato il bozzolo, le larve si trasformano in crisalidi, bucano il bozzolo e si aprono un varco per continuare a vivere da farfalle. Ma ciò che occorre al ciclo vitale del Bombyx mori va meno bene per l’industria serica che invece deve ottenere il filamento continuo. Le crisalidi vengono così soffocate con l’azione del calore e i bozzoli poi macerati in acqua bollente per liberare il filamento dalla sericina di rivestimento e rendere il filo lucido e continuo.
Si distingue la seta MULBERRY, ottenuta dai bozzoli delle larve allevate in cattività e nutrite con foglie di gelso. Questa tipologia di seta è considerata la più pregiata, grazie ai suoi filamenti finissimi e regolari, lisci e rotondi, ottenuti grazie al processo monitorato e controllato.
La seta TUSSAH invece è un tipo di seta ricavato da bozzoli di bruchi che vivono allo stato selvatico e che si nutrono di quercia e ginepro. Poiché il baco non viene allevato in ambiente controllato, la falena si schiude dal bozzolo e interrompe la lunghezza del filamento, risultando in fibre corte e più grezze e in filati dalla struttura irregolare e meno lucente.
Della seta si recuperano anche i cascami della produzione: la BOURETTE, caratterizzata da fibre corte che vengono cardate e trasformate in fili irregolari ed opachi, dal tipico aspetto bottonato.
Senza dimenticare la seta SHAPPE che si produce da bozzoli danneggiati, dove non è possibile avere la bava continua e che si contraddistingue per l’opacità e per la morbida consistenza.

Il passo verso filati di seta in mischia, per ampliare l ’offerta aprendo a nuovi settori d’impiego è stato breve, abbinandola con il cotone per un effetto sportivo, con lana e cashmere per tutte le stagioni, con la viscosa per accentuarne la fluidità.
Convinti che la strada della sostenibilità sia anche sinonimo del nuovo lusso, la gamma dei filati si arricchisce oggi della seta pettinata CRUELTY FREE, con filati ultraleggeri dalla finezza inimitabile. Oppure da nastri cardati, strappati a lunghezza variabile, da mescolare anche con altre fibre. Questo prodotto non prevede la morte dei bachi. Viene infatti ricavata raccogliendo ciò che rimane dei bozzoli dopo che sono nate le farfalle. Non un prodotto vegano, ma filati “animal friendly”, naturali e certificati organici.
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