“Anything that is worth teaching can be presented in many different ways. These multiple ways can make use of our multiple intelligences.”
Howard Gardner

La combinazione di molteplici influenze culturali rende questa stagione un intersecarsi di colori e di punti, in una complessa rete di maglia.
Ritroviamo quindi nelle tendenze mondiali una maglieria forte ed irrobustita da un patchwork di materiali, di punti e di differenti consistenze.
Siamo tutti americani, con origini africane, siamo in parte europei affascinatati dall’Oriente. Abbiamo tutti un multiplo strato di identità che ci rende unici ma complessi nella nostra unicità.
Per questo siamo a nostro agio ad indossare grossi cardigan oversize, patchwork di colori forti simboli delle nostre differenti culture, i blu elettrici, i verde foresta, rosa geranio, azzurri infiniti ed il giallo mimosa, sovrapposti a minuscoli top short size in maglia. Canottiere in maglia da sovrapporre a maglie sottilissime di filati pregiati e dai micronaggi impalpabili e da combinare con la vera novità della stagione, la cappa in maglia.
I mantelli di origine medievale trasformati dalle moderne macchine di maglieria con spalle in punto ottoman per ricordare le corazze delle armature e con il corpo in punti intrecciati lungo la schiena fino al fondo.
La nuova maglieria reinterpreta le forme del passato e lo fa per adattarsi al nostro nuovo stile di vita.
I filati bouclet utilizzati in patchowrk a grossi filati cardati sono perfetti per interpretare le giacche ed incappotti. Le lane elasticizzate invece sono la nuovissima grande tendenza per la costruzione di caldi punti in rilievo.
L’alpaca elasticizzata si arricchisce di nuove finezze, dalla 7 alla 3 ed è un filato imprescindibile nelle collezioni di questa stagione. Il mohair elasticizzato diviene un sogno magnifico ma per pochissimi. Ed è così che nasce il nuovo vintage perché le collezioni di pochi anni fa acquistano un valore enorme perché quello che fino ad ora sembrava banale trovare improvvisamente pare inarrivabile. Preziosissimi saranno nei prossimi mesi i consigli su come non far invecchiare l’elastan, per fare invecchiare bene le nostre collezioni e verranno al pettine le differenze di qualità tra filati italiani e filati di importazione.
La differenza sempre più starà nella qualità e nei luoghi di produzione. La filiera si accorcia, si certifica, e si accresce di costi ma anche di valore. La slow fashion influenza il fast fashion alla ricerca di filati sostenibili e luoghi di produzione affidabili.
Concept by Italian Style Lab