“La passione tinge dei propri colori tutto ciò che tocca”
Baltasar Gracián
Ogni stagione è un nuovo inizio, è una nuova opportunità di cambiare e di raccontare le nuove emozioni della nostra civiltà. Lo stilista interpreta e racconta la natura umana nel suo presente, staccandosi dal passato e accompagnandola verso il futuro.
Gli ingredienti fomentatali per le collezioni estate 2023 sono la terra, il suolo, le radici, i germogli e le gocce di rugiada del mattino.
E’ una maglieria che semina speranza e semina benessere e dimentica le coltivazioni intensive di colture che desertificato i territori e generano povertà. Amore puro per gli anni ’80 e ’90, ma il prossimo ventennio sarà dedicato alla guarigione dei territori hotspot che involontariamente abbiamo creato.
Lo stilista quest’anno più che mai più che mai sarà artefice del cambiamento nelle sue scelte di filati naturali corposi ed aspri abbinati a filati sintetici colorati e luminosi.
Con maestria riuscirà a creare dagli ingredienti grezzi che la natura gli offre, punti areati e leggeri per interpretare una stagione sempre più mutevole e inaspettata. Alternando in modo poetico, alle volte molto divertente e canzonatorio, patchwork di filati, combinazioni di materiali e di spessori. Righe multidimensionali con abbinamenti di colori naturali a colori forti delle fibre sintetiche riciclate. Jacquard etnici con richiami agli ornamenti primitivi.
Ripartire dalle materie prime per conoscerle e rispettarle. Cotone biologico, Canapa, Lino, Eucalipto, Iuta, Cocco, Sisal sono gli elementi essenziali intorno ai quali abbinare filati naturalmente sottili quali lane extra fine e sete purissime, le alpache suri e il kid mohair certificato.
La fine di un’era deve essere segnata dalla progressiva rinuncia delle finezze più sottili, finezza 18 e finezza 16, verso una maglieria che diventa più corporea e più tattile, finezza 14, finezza 12, finezza 7.
La maglieria diviene una TOUCH KNIT, un elemento consistente e tattile da poter maneggiare e nel quale poter apprezzare lo spessore, la voluttà e la corposità dei punti.
I titoli troppo sottili dei filati nelle collezioni estive comportano una serie di distorsioni insostenibili a cascata su tutto il percorso produttivo. Le materie grezze, spontanee, naturali, hanno per loro natura delle imperfezioni, delle impurità che rendendo uniche, vere, speciali.
Quindi al bando le finezze troppo sottili che comportano anche dei costi di confezione e rimaglio inestimabili per paesi che rispettino i diritti dell’uomo! Ben vengano le fibre nervose, con carattere e con spessore!
Anche nei colori vi è una rinascita, una nuova percezione del colore data dal rispetto delle basi naturali delle materie grezze.
Dal triste medioevo dei colori bianchi, candeggiati e freddi, questa è l’età dell’oro, del miele, della polvere del deserto, della sabbia dorata, del caffè, della corteccia e dell’ebano.
Le collezioni pastello sono baciate dal sole. Il colore naturale delle fibre non sbiancate fa virare ogni colorazione ed i colori freddi si trasformano in CONFORT COLOUR.
Questo mese non condivido solo germogli di idee sulle quali confortarsi, ma penso ad un esercizio di stile.
Immergiamo nella tazza della nostra colazione una striscia di carta strappata da un quaderno, lasciamola immerso qualche minuto, ed ammiriamo quello che la natura oggi chi chiede di fare, riscoprire i colori naturali e così ricchi di sfumature e di gusto!
Words by Italian Style Lab
photo by Pinterest